Collettiva - Wannabes - presso il Fashion Art by Arte 54 (unità 58) Fashion District, Molfetta

Tre Maestri, Nicola Maria Martino, Piero Di Terlizzi e Giovanni Sylos Labini, tre accademici, presenti in una mostra collettiva “TURNOVER” curata da Gaetano Centrone presso la galleria “54 Arte Contemporanea”,  propongono  alcuni “Allievi” delle Accademie di Belle Arti di Torino, di Foggia e di Bari, nello spazio Fashion Art presso il Fashion Outlet District.

Le due mostre, “TURNOVER”  e “WANNABES”, di Maestri ed Allievi, sono distinte nei luoghi e nei tempi, ma strettamente connesse.

Alla collettiva dei giovani Artisti delle tre Accademie proposti dai rispettivi Maestri (Martino per l’Accademia di Torino, Di Terlizzi per l’Accademia di Foggia e Sylos Labini per l’Accademia di Bari), come alla collettiva di questi ultimi, abbiamo volontariamente dato un titolo in inglese. Questa lingua, da molti ritenuta rozza, a volte, nella sua sinteticità, coglie meglio  l’essenza dei concetti: “Wannabes”,  che si potrebbe tradurre con “Aspiranti Tali”, sono appunto gli allievi talentuosi che aspirano a diventare Maestri nelle Arti Visive; “Turnover”, che potremmo tradurre con “Avvicendamento”, rende meglio l’idea dell’alternarsi di stili, tecniche e lemmi nella Collettiva dei Maestri, ma sottolinea ancora meglio il concetto del passaggio di conoscenze da Maestri ad Allievi, nuovi Maestri e nuovi Allievi, che è poi, essenza stessa della Collettiva “ Wannabes” e sottile Linea Rossa che lega i due eventi.

Il maestro ha, dunque, la funzione di educatore  nel senso etimologico della parola “educare”, ovvero dal latino “condurre fuori”.

La coerenza con cui il Maestro presenta gli insegnamenti tecnici e teorici è fondamentale per trasmettere all’allievo quel senso di continuità, per seminare quei prodromi di “discontinuità”, per tramandare quei segreti che nella “Bottega” legavano l’allievo al maestro, in una genesi continua d’ innovazione nella tradizione.

In questa epoca di contraddizioni, di veloci progressi, di stagnazioni imperanti e rapide cadute, la crescita di nuovi “maestri” e nuovi “allievi” può rappresentare un salvifico Rinascimento.

                                                                                                Michele Vitulano